Il gabbiano regola in rimonta un seppur coriaceo Messina, a tratti squadra davvero rognosa e di categoria, ma che avrà bisogno di qualche tempo per diventare compatta.
Che dire dei biancoverdi che si godono il primato, facendo stropicciare gli occhi ai tifosi e a po’ tutto l’ambiente mortificato ancora da un numero esiguo di presenze sugli spalti. Il tecnico Colombo apprezza il momento conscio però che non potrà sempre essere tutto rose e fiori. Ma, intanto, la sua squadra è lì in vetta, a gustarsi il momento ma anche a guadagnarsi il frutto di un lavoro che porta in dote sprazzi di bel gioco e soprattutto tanto fieno in cascina.
A ben guardare mancherebbero una trentina di punti nel cammino per poter centrare l’obiettivo base, ma questi sono altri discorsi. Per la squadra dello Stretto, l’ACR nello specifico, continua il tabù Veneziani dove non ha mai vinto. Nessuna insufficienza tra i biancoverdi: Guiebre super, Starita cecchino infallibile capocannoniere del girone C. Fase difensiva che ha presentato ancora qualche smagliatura (l’azione fulminea del vantaggio ospite ne è solo un esempio), peccatucci rivedibili e correggibili; centrocampo di fosforo e polmoni; catene laterali funzionanti e funzionali seppur ancora a fasi alterne; finalizzazioni a rete non di numero altissimo ma lodevoli per l’impegno collettivo.
MONOPOLI: Loria 6.5; Arena 6.5, Bizzotto 6.5, Mercadante 6.5; Novella 6.5 (75’ Tazzer 6), Piccinni 7, Bussaglia 7 (86’ Langella sv), Vassallo 7 (59’ Hamlili 6), Guiebre 7.5; Starita 7 (86’ Nocciolini sv), D’Agostino 6 (59’ Grandolfo 7). Mister Colombo 7.
MESSINA: Lewandowski 6; Morelli 5.5, Celic 5.5, Carillo 6, Sarzi-Puttini 6; Damian 6, Fofana 6 (59’ Margineau 5.5), Simonetti 5.5, Distefano 6.5 (59’ Fazzi 5.5); Balde 6.5 (1’st Busatto 5.5), Adorante 6.5 (71’ Vukusic 5.5). Mister Sullo 6.5.