Meritata soddisfazione stampata sui volti dei protagonisti vittoriosi al termine del derby tra adriatici e federiciani. Anche stavolta, gli ospiti escono a bocca a asciutta (mai vittoriosi sul terreno del gabbiano in gare ufficiali). L’analisi a caldo dopo la terza vittoria della sua gestione mira ad elogiare il gruppo, vista la particolare dedizione mostrata dal suo arrivo circa un mese e mezzo fa.
Mister Beppe Scienza – “Avevo messo in preventivo che sarebbe stata una partita complicata. Diversa sicuramente dalla trasferta di Matera, nella cui ci concessero diversi spazi. L’Andria è squadra assetata di punti. Per i primi venti minuti ci hanno imbrigliato. In alcuni frangenti hanno anche fatto meglio un po’ di noi, costringendomi a variare l’assetto tattico, portando Sounas sul loro play. A livello di gioco, di atteggiamento, possiamo ancora fare meglio di quello che abbiamo fatto fin qui. Sono orgoglioso di allenare questi giocatori. Tutti stanno dando il massimo di quello che è nelle loro possibilità. Cito ad esempio Genchi. Giuseppe è partito dalla panchina. Poi, è sceso in campo lottando per tutta l’ora di gioco in cui è stato sul terreno di gioco. Segno che anche lui ha capito che è un giocatore a cui l’allenatore tiene molto. – Su determinate scelte da compiere vista l’abbondanza di materiale umano a disposizione – Devo fare le scelte in base al momento. Per me questo è un segno di “gruppo”. Su Sarao. L’ho incontrato nel corso degli anni e giocato contro. Con le sue particolari caratteristiche cercherò di riuscire a capitalizzare, dato che ho la fortuna di averlo. Sta facendo bene, è un giocatore anche lui dedito al sacrificio, se poi trova anche il gol ancora meglio. Il suo primo gol è un colpo da antologia come ha attaccato la la porta è stata una rete da punta vera. Sono contento quando le punte si sbloccano e trovano la rete. I compagni di squadra stanno mettendo in condizione le punte di avere ottime palle da concludere verso porta. Quindi, co-partecipazione di gruppo. – Il parere sul prossimo avversario del gabbiano, anche in considerazione del pari ottenuto dagli etnei per l’occasione – Il Catania ha l’obbligo di restare agganciato al Lecce. Dopo la capolista giallorossa, credo che quella siciliana sia la squadra in seconda battuta la più forte. Cinque partite che si fa risultato. Una vittoria importante per noi un derby molto sentito. – Si torna per un attimo sul’infortunio occorso a Salvemini, uscito verso la mezzora di gioco del primo tempo – Questa è al momento la mia unica preoccupazione. Bisognerebbe valutare che cosa si sia fatto realmente il ragazzo. Spero di avere tutti a disposizione per avere maggior scelta. – Un particolare menzione per la classe “operaia” – Quando la classe operaia va in paradiso io sono molto contento. Manuel ha dimostrato di avere in possesso qualità tecniche non trascurabili considerando i goal che ha messo a segno oggi. Se non si posseggono certe qualità non li fai certi goal. – Sull’obietto playoff (al momento alla portata del gabbiano) – “C’è da tenere botta con avversari che, a parte oggi che non hanno fatto tutti bottino pieno, sono un po’ tutti li. Già a partire da domenica prossima abbiamo un avversario complicato. Non sarà semplice arrivare ai playoff. Occorre ricordare da dove siamo partiti, e i reali obiettivi. Resta il fatto che il Monopoli se dovesse arrivare ai playoff dopo una lunga rincorsa sarà un ottimo traguardo. E’ una lotteria tremenda, una lotta difficile. E’ molto presto per dirlo, perché il cammino è lungo. Tutto lo staff sta facendo un lavoro lodevole: sia per i giocatori che già c’erano, e quelli che abbiamo voluto portare a gennaio. Ho ricevuto da tutto lo staff grande disponibilità. A partire dagli stessi giocatori che stanno dando tutto quello che è nelle loro possibilità. Alla fine, i meriti sono sempre loro (e dell’intero staff, ndr). Le partire come quella di oggi le porti a casa proprio perché hai un gruppo unito.
Il double match-winner Sarao: “Fisicamente mi sono sentito sempre bene. Ovvio che, quando riesci a far goal, mentalmente stai bene e tutto va per il meglio. Il cambio di tipologia di sistema di gioco della squadra ci ha portato a diventare un po’ più aggressiva in avanti. Quando prendiamo noi palla siamo già oltre la metà campo. Mentre prima stavamo a metà campo con l’obbligo di fare 60-70 metri di campo per andare a concludere (senza stare a fare nessuna accusa alla precedente gestione tecnica, ndr). Purtroppo, prima si arrivava meno lucidi in area. Il primo gol di oggi è un gol preparato. Il mister mi chiede questo tipo di movimenti tutti i giorni. Mettersi al servizio della squadra va benissimo; ma, andare a rete è ancora più importante per tutti gli attaccanti. Anche quando sono partito dalla panchina, negli allenamenti il mio impegno era e resta sempre lo stesso. E’ giusto che un allenatore fa le sue scelte. Sono contento per la gara di oggi, ma già da martedì si azzera tutto e sci si concentra sulla prossima avversaria. Noi, dobbiamo vivere partita per partita, allenamento per allenamento”.