Tutto è bene quel che finisce bene. A ben guardare, però va detto che, pur avendo conseguito una vittoria dal dischetto al 89’, i biancoverdi hanno dato l’impressione di aver cercato un po’ più dell’avversario la vittoria, e di averla per cui meritata. Nel dopo partita Monopoli-Racing Fondi terminata con lo stesso risultato e marcatore del match di andata, mister Beppe Scienza, invia uno dei suoi primissimi pensieri va Tangorra, al quale attribuisce per metà i meriti di questa vittoria. “Voglio dividere questa vittoria con l’allenatore che mi ha preceduto” – ha esordito il neo tecnico del Monopoli. Lo aveva anticipato nel suo giorno di presentazione alla stampa ”puntiamo a vincere, sia se si giocherà male, sia si attraverso un buon gioco”. Anche un paio di assenze piuttosto pesanti (Bei e Scoppa, ndr) sembravano voler minare i piani di riscossa del gabbiano che in una maniere o nell’altra, è riuscito a far sua la partita. “Il calcio è fatto di episodi starni. Non ho certo la bacchetta magica. Ho fatto delle scelte un po’ coraggiose, un po’ strane, se vogliamo. Ma, andavano fatte per come in così pochi giorni sentivo di doverle fare sentendo un po’ il mio istinto. Certo, ci sarà tanto da lavorare. Lo sa chi ha giocato a calcio, o chi come giornalisti o chi è fortemente appassionato di questo sport come sia stato difficile gestire questi ultimi due mesi per questo gruppo. Siamo partiti bene finendo per concedere alla fine pochissime occasioni vere agli ospiti. Abbiamo condotto il palino del gioco, con altissimi margini di miglioramento, se consideriamo che abbiamo sbagliato 7-8 finalizzazioni apparentemente piuttosto facili che potevano portare a una miglior risultato. In verità, non potevo aspettarmi di più sotto l’aspetto qualitativo visto il periodo che stava passando il gruppo negli ultimi tempi. Sotto l’aspetto agonistico, quello mentale, o sotto quello legato all’attaccamento sono stato felicissimo per l’approccio che i ragazzi hanno avuto. Questa partita potrebbe segnare uno spartiacque di un momento non bello. – E, sotto l’aspetto legato al mercato di gennaio – “Non ci ho pensato nemmeno un secondo in questi pochi giorni che sono qui in Puglia. Quello che chiedo è che, i ragazzi facciano introspezione. Quelli che sentono di sposare questo progetto calcistico – così come l’ho sposato io senza pensarci a lungo – vorrei che fossero loro a spingere la squadra in una direzione. Coloro che la penseranno in altra maniera potranno cercare altre sistemazioni. Chi è disposto a sudare e sputare sangue per questa maglia io sarò contento di allenarli. Per tutti gli altri sarà la società a fare le sue scelte”.
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