– Sette successi e due pareggi hanno caratterizzato il settimo appuntamento stagionale nel girone C della Serie C. Turno infrasettimanale che non ha lesinato affatto in termini di emozioni e goal. Diciannove le realizzazioni siglate nella giornata, concentrate soprattutto sui terreni di Lecce, Siracusa e Catanzaro (il 63% delle realizzazioni) –
Chi su: La prima vittoria del COSENZA coincide con la seconda gara con in panchina Piero Braglia. Non poteva non esserci la svolta per la formazione calabrese, che in fase di calciomercato aveva inteso costruire un team che centrasse i playoff. Vincono e guadagnano la leadership del girone CATANIA e LECCE. Gli etnei superano il Gabbiano, in una gara macchiata da un episodio ignorato dall’arbitro quando Bacchetti rimaneva immobile per terra in area per circa 30”, fase nella cui i siciliani ne approfittavano per colpire a freddo. I salentini, alla loro terza vittoria consecutiva con la gestione Liverani, sembra aver trovato il ritmo giusto. Torna a respirare aria più salubre il CATANZARO. Pur non brillantissima, la compagine silana si è sbarazzata di quella agrigentina, ponendo un gran punto esclamativo sulla zona playoff. Torna alla carica anche la VIRTUS FRANCAVILLA. I messapici guidati da mister D’Agostino riassaporano il gusto dei bei tempi legati alla scorsa stagione. Su, e con ampio merito, il MATERA. A fotocopia, come risultato e come marcatori (Casoli-Strambelli/bis) rispetto all’incontro vinto quattro giorni prima dai lucani.
Chi giu’: Non ce ne vogliano i tifosi trapanesi. I granata falliscono l’appuntamento con la vittoria soprattutto per effetto del rigore fallito dall’ex biancoverde Murano. Il TRAPANI, però, ha tutto il tempo per rimettersi nuovamente sulla strada giusta e rilanciare la sfida diretta alle due battistrada attualmente in testa. Mezzo passo falso della lanterne rouge RACING FONDI. I laziali di mister Mattei non riesce a battere la matricola rende, rimando sul fondo della graduatoria. Maluccio la CASERTANA che si fa superare dai messapici. Per la squadra sorta all’ombra della celebre Reggia, ora, il peso dei bassifondi si fa sempre più insostenibile. Repentino cambio di tendenza per la REGGINA. Gli amaranto perdono nell’atteso derby contro i cosentini e devono gioco-forza rivedere certi obiettivi e i relativi facili sogni di gloria. Male anche l’AKRAGAS. I siciliani guidati da Pino Rigoli conoscono il loro quarto stop in campionato (il secondo consecutivo). Niente panico; ad Agrigento sapevano già in estate che tipo di annata sarebbe stata. Da queste parti sono abituati a rimboccarsi le maniche e lavorare sodo.