Biancoverdi ugualmente cinici, sicuramente meno brillanti del solito e, soprattutto un po’ troppo attendisti. Quando non si riesce a portare a casa i tre punti (va detto, giocando non benissimo) è bene accettare di buon grado il punto strappato in un derby. Sufficienza complessiva raggiunta dalla squadra, con non molte note liete, e con diversi rivedibili. L’Andria possiede un buon impianto di gioco, anche se difetta ancora nelle concretizzazioni e paga ancora le non perfette condizioni di Croce; ossia uno che ha saltato per intero il ritiro pre-campionato. I biancazzurri non potranno che crescere.
MONOPOLI:
Bardini 6.5 A parte un’uscita a vuoto nel primo tempo – nella cui Lattanzio per poco non fa gol – si disimpegna benone nei restanti interventi; vedi soprattutto su conclusioni velenose di De Giorgi nel 1′ tempo, e di Barisic nella ripresa. Graziato dalla parte alta della traversa su inzuccata di Rada. Sta curando al meglio i rinvii.
Bei 6 Non proprio impeccabile in un paio di azioni. La sufficienza glie l’assegniamo per il semplice fatto che il Gabbiano ha avuto un gran da fare nelle proprie retrovie, schiacciato specie nella ripresa dalle avanzate dei locali.
Ricci 6.5 E’ il regista difensivo, votato alla pulizia di palloni insidiosi, e a tentare le ripartenze. Il gran volume di gioco offensivo degli avversari giustifica il suo voto.
Ferrara 6 Sfortunato in occasione della rete del pareggio. Quando Scaringella beneficia di un tiro andato a vuoto da parte di un suo compagno di squadra che, in area, finendo per mettere la punta biancazzurra in condizioni di superare Bardini.
Longo 5.5 Agisce essenzialmente in copertura, incidendo poco durante le ripartenze. Rivedibile. (79’ Rota sv Può fare ben poco sulla sua corsia di competenza, anche perché entrato a freddo; od anche per le sue non perfette condizioni. Inizia dalla panchina a causa di una caviglia in parte ancora dolorante.
Zibert 5.5 Esordio dal 1’ di gioco senza lode e senza infamia. Si coordina malissimo quando, tutto solo in area avversaria si divora un’occasione ghiottissima mandando la palla di testa bel oltre la traversa. (61’ Ricucci 6 Quando entra in campo, i biancoverdi stanno già combinano ben poco in fase offensiva. Ragion per cui, anch’egli è obbligato a curare soprattutto la fase di contenimento).
Scoppa 6 Frenato in parte della dinamicità, ora di Quinto, ora di Piccinni. Diverse buone giocate con la sua solita eleganza, ma che sono servite a poco per l’economia di gioco del Monopoli.
Sounas 6 Il ‘solito’ motore diesel. Partenza stentata, poi sempre più in crescendo. Quasi indispensabile per le manovre del reparto di centrocampo.
Donnarumma 6 Alterna cose egregie, a cose meno utili. A tratti avulso dalla manovra, a tratti brillante. Riteniamo che sia una questione di tempo. Prima o poi potrà provare a dominare la corsia mancina. Lo sperano in molti.
Sarao 5.5 Sfiora il gol di testa su assist di Donnarumma. Poi, si fa espellere ingenuamente verso il finale, per una pallonata scagliata all’indirizzo di Curcio. La domanda è: perché? Salterà la delicata trasferta di Catania.
Genchi 6.5 Non arrivano palloni giocabili a sufficienza lì davanti, specie nella ripresa. Sfrutta alla perfezione una palla vagante, trasformandola al 75’ minuto in oro colato. Il suo è il sesto centro complessivo stagionale, il quinto in campionato.
Mister Tangorra 6 Obbligato dagli eventi a rivedere il detto “squadra che vince non si cambia”. Ha dovuto rinunciare a Bifulco e, almeno per gran parte della gara a Rota. Lascia ai box sia Mercadante che Zampa, e sia affida ancora una volta all’arma migliore dei suoi, il contropiede. Impressione comune è che i suoi lascino un po’ troppo l’iniziativa agli avversari. A Catania ci vorrà ben altro atteggiamento tattico.
FIDELIS ANDRIA: Maurantonio ng; De Giorgi 6, Tiritiello 5.5, Rada 6.5, Curcio 6; Piccinni 6, Quinto 6.5, Matera 6; Lattanzio 6 (78’ Scaringella 6.5), Croce 5.5 (78’ Minicucci sv), Barisic 6. Mister Loseto 6.5. L’ex biancoverde (uno tra i protagonisti tredici stagioni fa del record dei 102 punti) se la gioca col piglio di chi vuol far suo il derby. Partenza seppur stentata dei suoi che sentono troppo il peso delle responsabilità. Poi, pian piano, dando l’impressione di aver preso le misure agli avversari. Nella ripresa, la fase offensiva la attua quasi esclusivamente l’Andria.